“Quella odierna è una celebrazione dell’anniversario della Liberazione molto particolare, forse la più coinvolgente tra quelle sino ad ora condivise e vissute, poiché la parola GUERRA che ci è sempre sembrata lontanissima, come fosse un vago ricordo, ha prepotentemente ed improvvisamente bussato alle porte del nostro cuore e delle nostre coscienze. Ciò che veniva studiato, a tratti solo raccontato, si è trasformato in una realtà cruda e vicina che ha diffuso anche nella nostra Comunità timore, paura ed angoscia.
Parlando della nostra Costituzione, il politico Piero Calamandrei il 26 gennaio 1955 dichiarava: "Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione! Dietro a ogni articolo di questa Costituzione voi dovete vedere giovani come voi caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, morti per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché LIBERTA' E GIUSTIZIA potessero essere scritte su questa carta".
Come non riconoscere quanto i contenuti di questa dichiarazione di più di sessant’anni fa, siano diventati tristemente attuali?
Come non riconoscere lo stesso amore per la patria e per la propria terra del popolo Ucraino che strenuamente sta cercando in ogni modo di difendere ciò che resta delle proprie radici, rispetto allo spirito con cui tante donne, tanti uomini ma anche ragazzi e giovani poco più grandi di voi, combatterono per gli stessi ideali di LIBERTA’ GIUSTIZIA E UNITA’ per la nostra amata Patria?
Il mio augurio, quindi, per questo settantasettesimo anniversario della Liberazione, è che il valore della PACE assuma un significato nuovo, partecipato, sentito ma soprattutto costruito giorno per giorno. Che il desiderio di PACE inizi prima di tutto nel cuore di ognuno di noi già a partire da voi ragazzi che oggi qui con me ricordate questo importantissimo anniversario.
Auguro con il cuore a tutte le persone qui presenti oggi che la consapevolezza raggiunta dagli anni difficili della pandemia prima e della guerra ora, ci permetta di ambire e costruire un futuro sempre più LIBERO E GIUSTO, per noi e per gli adulti di domani.
Riporto, infine, una citazione sempre di Calamandrei che riassume, in poche parole, il profondo significato storico del XXV Aprile mai come oggi tanto attuale: “GIUSTIZIA E LIBERTA’: PER QUESTO MORIRONO PER QUESTO VIVONO”.
Viva il 25 Aprile simbolo di UNITA’ LIBERTA’ e DEMOCRAZIA.
Cantello, 23 Aprile 2022
Chiara Catella
Sindaco del Comune di Cantello”
Ringrazio le forze dell’ordine, le associazioni intervenute, il gruppo Alpini che non mi ha mai lasciata sola nemmeno durante le celebrazioni negli anni della Pandemia, Annamaria Pintabona per l’associazione ANPI di Cantello che svolge un ruolo sempre fondamentale per questo anniversario e sopratutto voglio rivolgere un pensiero ed un ricordo ad Attilia, la “nostra” Attilia, che non perdeva un momento come questo mai. L’ultimo assieme, prima della pandemia, ricordo di averlo condiviso con lei in fondo alla sala consiliare in piedi, un po’ a chiacchierare e un po’ ad ascoltare, un po’ a commuoversi e poi a divertirci al rinfresco che era solo roba sua. Lo so che può sembrare un po’ buffo che ricordi così semplici facciano venire fuori una nostalgia così grande… eppure appena mi hanno passato il microfono le prime parole ed i pensieri sono stati solo per lei. Grazie di tutto Attilia, grande donna che manchi anche nei ricordi piu semplici.
E infine grazie ai ragazzi di terza media, ai loro professori, alla loro partecipazione ed alla loro bravura. I momenti con voi sono sempre i più belli.
Chiara
Qui > trovate le foto della manifestazione.